Saranno ormai centinaia i presepi di Giovanna

Saranno ormai centinaia i presepi di Giovanna: di materiale, di colorazione, di architettura, di etnia diversi eppure tutti inclusi –quasi severamente- nella forma di un’isola. La fantasia di questa abilissima artista non ha limiti: essa gioca con la materia come un ragno sulla tela: allarga, restringe, accorcia, dilata. Ora elabora su piani, ora da spazio ai paesi, alle città che spuntano alle spalle del “miracolo”, ora entra nelle mura di Bologna antica, metafisica, fuori dal tempo (ed entro il tempo) dalle torri tremolanti come denti di vecchio. E’ un’isola, la sua, un’isola d’amore in cui si ripete, instancabile, insostituibile, l’evento meraviglioso.
Intorno c’è il mondo che si volge, tutto, a quell’isola da duemila anni. Giovanna è una donna di severa, ponderosa cultura di cui conosce ed applica, con gioiosa felicità le leggi architettoniche. Inoltre ha molto viaggiato e si può dire che non ci sia brano in cui non affiori quello che ha visto;un momento è l’aspetto caldo di colore, tonale, asiatico – nei suoi presepi-, un momento le montagne irte e sassose che ci riportano alle Ande, un momento è un tenero paese delle Puglie a sorridere, e ancora ricchi di turriti castelli che ci fanno pensare –che so­alla Loira. L’evento può avvenire ovunque perché in ogni plaga c’è chi crede, chi si appella a lui, al Cristo bambino, c’è chi sente nell’evento il profumo della salvazione e l’incanto della historia.
Ogni artista –si sa bene- s’innamora sempre di un determinato soggettocce ripete –variandolo,arricchendolo, presentandolo da ogni angolazione possibile­per una vita intera. Giovanna Mazzagardi Spano è la signora dei presepi e , lasciatemelo dire a gran voce, c’è tanta arte in quei pochi centimetri di spazio da riempire gli occhi e il cuore di tutti, credenti o no.

Giovanna Pascoli Piccinini Critico d’Arte, Giornalista (1999)