Ci sono innumerevoli modi

“Ci sono innumerevoli modi di lavorare la ceramica, tecnica antichissima che consentiva l’espressione di emozioni mediante l’operoso intervento delle mani filtrato dall’intuizione creativa. Eppure, guardando le ceramiche di Giovanna Mazzagardi Spano, troviamo sempre qualcosa di nuovo, di originale, anche nei modelli con cui l’artista si è più volte confrontata: ad esempio i presepi, che sono diventati quasi un suo specifico modo di esprimere realtà diverse elaborando un unico tema. Ritroviamo dunque la tempra artistica dell’autrice espressa nelle modalità più estroverse, dove il figurativo, che non viene mai esageratamente annullato da ricerche spesso disastrosamente innovative, si presenta nell’eleganza di forme lungamente manipolate, arricchite da un’invenzione fervida che favorisce nella forma il movimento, restituisce ai volti emozioni e sentimenti, accosta delicatezze estreme ad una motilità talvolta capricciosa, altre più blandamente modulata secondo larghi respiri formali.
Giovanna usa ormai come consuetudine per le sue opere la tecnica raku, proveniente da un antichissimo Oriente; e così la visione degli oggetti creati è avvolta ulteriormente da un fascino inconsueto, tramite i diffusi bagliori che la ceramica, intrisa di luce dal fuoco da cui emerge, impasta e restituisce trasfigurata da una lucentezza adombrata – tra l’oro e l’argento – da molteplici, variati e sovrapposti cromatismi. Le figure gentili di volti abbagliati dalla dolcezza o abbandonati alla delicatezza dei ricordi, l’immaginazione fervida che prevale nella costruzione dei presepi, l’abbandono di certi visi dolcemente riversi sulla spalla, il capriccioso volo dei capelli che avvolge gli intrecci delle capigliature, il tormentato, quasi assillante spasimo con cui si contorcono spesso anche i più esili oggetti inanimati, donano alla creazione di Giovanna un’originalità inconsueta, certamente inusitata nell’attuale stagione artistica e felicemente dotati di un procedimento di notevole spessore creativo.
Della ceramica di Giovanna si può decisamente parlare, senza tema di errore, come di un’offerta in cui l’arte è totalmente e perennemente presente. Siamo di fronte ad una ceramista di valore, che nella sua pur molteplice produzione ha mantenuto e mantiene, affinandolo sempre via via, uno spessore di qualità inconfondibile, tanto che nessuno può scambiare le opere di Giovanna con altre ipoteticamente simili. L’originalità dell’artista, presente nell’impronta dei suoi lavori, sta a dimostrare che Giovanna Mazzagardi Spano ha trovato la sua via per esprimere, mediante l’umile materia, la feconda felicità della liberazione interiore ed intellettuale stimolata da un’ aperta, dilagante creatività.”

Gian Luigi Zucchini, Critico d’Arte, Giornalista (2003)